“IL SEME”, di Domenico Giacomantonio
E avvenne che nel seminare… altro cadde sulla terra buona e dava frutto, cresceva, aumentava e portò l’uno trenta e l’uno sessanta e l’uno cento. (Mc 3-9)
Lentamente il seme germoglia con un inizio appena visibile. Noi vorremmo vedere subito i risultati, invece bisogna accontentarsi di guardare, quasi d’immaginare la crescita. Malgrado l’evoluzione sia appena visibile, è necessario percepire che il seme si sta sviluppando, ed occorre difendere questo tenerissimo germoglio. Bisogna togliere pazientemente ciò che lo ostacola e promuovere ciò che lo favorisce. La sua sorte dipende anche da noi, dai nostri sforzi, dalla nostra vigilanza, dalla nostra cura. La Cooperativa agricola che le Acli stanno creando è il nostro seme, che bisogna curare, perché dà intendimento morale e orientamento verso il bene comune.
In data 6 febbraio 2017, il Vescovo di Vigevano Sua Ecc. Maurizio Gervasoni, ha concesso a titolo di comodato al Presidente della Sezione Provinciale delle Acli di Pavia, tramite la Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Dorno, l’antico Oratorio Campestre dedicato a San Materno Vescovo. Questo è composto di una chiesetta e di un fabbricato accessorio polivalente, con terreni limitrofi, concessoci allo scopo di renderlo “vivo” ed utile per la crescita della Comunità, nel rispetto dei valori cristiani. Deve essere punto di riferimento aperto a tutti, capace di creare dialogo civile e risposte alle diverse realtà economico-sociali e culturali del territorio lomellino.
Le Acli Provinciali di Pavia hanno creato un proprio Circolo come APS (Azienda di Promozione Sociale), in modo da redigere un programma di attività e provvedere alla custodia della Chiesa e al suo mantenimento. Da questa APS sta nascendo una Cooperativa Agricola di tipo B. Attorno a questo nucleo si sono aggiunti altri terreni del Comune di Dorno, di privati e di Parrocchie.
La riscoperta del mondo agricolo è divenuta oggi indispensabile soprattutto per le nuove sfide che nascono dalla globalizzazione e dai cambiamenti climatici, demografici e sociali. Tali sfide pongono a noi delle ACLI l’esigenza di ricercare quei legami con la terra e quei valori dotati di una forte risonanza etica ed affettiva. L’azienda agricola in questa economia moderna è il segmento della società maggiormente basato sulla famiglia. Proprio quest’ultima è il nucleo di base essenziale in una società che voglia esprimere i valori della solidarietà e dell’accoglienza, controllando le tendenze competitive ed edonistiche.
Le pratiche agricole tradizionali, per lungo tempo abbandonate, hanno ritrovato una certa dignità attraverso l’agricoltura sostenibile, eco-compatibile o integrata, che, oltre ad essere economicamente vantaggiosa per gli agricoltori, è rispettosa dell’ambiente e socialmente giusta, contribuendo così a migliorare la qualità della vita degli agricoltori, dei consumatori e dell’intera società.
L’agricoltura sostenibile vuole superare il concetto di autosufficienza alimentare della famiglia, integrando il benessere delle persone con quello della terra e ponendo al centro l’azienda agricola, che privilegia quei processi naturali che consentono di preservare le risorse ambientali, utilizzando fonti energetiche rinnovabili. Per questo si parla di produzioni integrate e di agricoltura biologica e biodinamica.
Le Acli, con la Cooperativa agricola, si sono poste anche il problema delle piccole e medie aziende e dell’agricoltura sostenibile, giungendo alla conclusione che è indispensabile ridurre la distanza tra produttori e consumatori. Anche la promozione della qualità della vita, della garanzia alimentare e della salute è compito delle Acli, valorizzando le produzioni agricole e le forme di commercializzazione a tutela degli interessi convergenti di produttori e consumatori.
Esse riconoscono nell’imprenditore agricolo, nella famiglia e nell’associazionismo rurale e dei consumatori, i protagonisti della crescita culturale, sociale e politica del comparto agricolo nel suo complesso. Garantiscono una rappresentatività reale ai propri associati, sia singole aziende agricole, che consumatori organizzati in forme cooperative e consortili, sempre nell’intento di intercettare persone cui offrire i vantaggi che conseguono dal nostro impegno e dal nostro talento.