Anche ACLI firma il manifesto per il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologica
L’Italia ha uno straordinario bisogno di accelerare nella direzione della decarbonizzazione del proprio sistema energetico e di una gestione circolare delle risorse naturali.
Bisogna aumentare e migliorare il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologia e sui diversi cantieri attivi nel territorio italiano. Tuttavia, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali non è sempre garantita.
Anche per questo motivo, diversi enti e associazioni, tra cui ACLI, hanno firmato il Manifesto per il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologica, che chiede maggiore trasparenza nelle informazioni, più confronto con i cittadini sulle opere da costruire, più velocità della “macchina” burocratica e amministrativa.
È riconosciuta l’urgenza di introdurre procedure di approvazione e valutazione dei progetti più semplici e chiare, rigorose ma con tempi certi
Le associazioni che hanno firmato il manifesto sono ACLI, Legambiente, Greenpeace, Wwf, ActionAid, Arci, Casa Comune, Cittadinanzattiva, Fridays for future, Gruppo Abele, Libera, Link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti.
Questo manifesto sarà indirizzato al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai diversi ministri che nel corso dei prossimi mesi lavoreranno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare:
Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica
Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
In Italia l’informazione dei cittadini e la partecipazione ai processi decisionali per l’approvazione di progetti non è garantita
Nel manifesto le associazioni chiedono che venga garantito il dibattito pubblico sui progetti in Italia, inclusi quelli della transizione ecologica, tramite procedure che permettano di stabilire tempi certi consentano ai cittadini di essere sempre informati sui contenuti dei progetti e avere risposte rispetto alle preoccupazioni ambientali e sanitarie.