La nostra storia
Le ACLI – Associazioni Cristiane dei Lavoratori italiani nascono a Roma nel 1944 come movimento di base, con il compito di formare e orientare i lavoratori cristiani all’interno del nascente sindacato unitario: la Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
Si caratterizzano, nel momento fondativo, per una esplicita triplice fedeltà: fedeltà ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa.
Sin dalla loro nascita, fondamentale è l’opera di assistenza e servizio sociale, attraverso cui l’associazione si occupa d ei problemi concreti dei lavoratori, soprattutto tramite il Patronato Acli, che è operativo a livello locale grazie a una nutritissima rete di addetti sociali volontari sparsi nelle più remote località italiane.
Inoltre le Acli organizzano in brevissimo tempo cooperative, casse rurali, iniziative per l’assistenza tecnico-agricola, corsi di addestramento e formazione professionale.
Già nel 1947 contano oltre 500.000 iscritti, presenti e organizzati in tutte le province italiane, con un Impegno costante nella formazione dei lavoratori, per portarli ad essere vera e credibile forza di governo del Paese.
Le Acli pavesi
Le Acli pavesi nascono nel 1945 e presto si diffondono in tutta la provincia con i Circoli, i Segretariati del popolo, i Nuclei nelle fabbriche e nelle campagne. Sul nostro territorio è stata emblematica la presenza delle Acli accanto alle mondine per la tutela dei loro diritti.
Progressivamente si sviluppano molti Servizi a favore dei cittadini e delle loro famiglie: il Patronato per le pratiche previdenziali e socio-assistenziali, il Centro di Assistenza Fiscale, l’ENAIP per la formazione professionale dei giovani, le Cooperative Edilizie per garantire il diritto alla casa. Inoltre si creano specifiche organizzazioni acliste per promuovere opportunità e partecipazione nel campo dello sport, del turismo, del consumo consapevole, dell’agricoltura, dell’attività artistica, delle questioni femminili e giovanili.
In questa diffusa presenza sociale e culturale le Acli hanno sempre nutrito grande attenzione ai più deboli, agli emarginati, ai fragili, secondo i principi di solidarietà e di prossimità. Ci si è sempre impegnati per rispondere con efficacia operativa e sensibilità umana alle persone in difficoltà che bussano alle nostre porte: i senza lavoro, i senza casa, i senza reddito, gli ultimi.
Il nostro presente
Ulteriori passaggi importanti per l’identità del nostro movimento avvengono negli anni ’90, durante i quali le Acli si caratterizzano quale associazione protagonista della società civile e del terzo settore, promuovendo il Forum del Terzo Settore, la costituzione di “Banca Etica” e diversi altri Coordinamenti operativi che si occupano di promozione delle politiche sociali e della tutela dei più deboli. In questo periodo nasce anche la Federazione Acli Internazionali, che riunisce le sedi Acli presenti in sedici Stati in tutto il mondo, dall’Australia al Canada, dal Brasile al Regno Unito. Viene anche affermata e lanciata una quarta fedeltà, oltre alle tre tradizionali: la fedeltà “al futuro”, che diventerà un altro leitmotiv della storia recente del movimento.
Le linee progettuali che impegnano, negli anni seguenti, tutto il movimento sono: il lavoro; il welfare; la pace, la cooperazione, l’immigrazione; la rete europea; la globalizzazione della solidarietà.
Gli strumenti principali dell’azione aclista, in coerenza con la propria storia sono: la formazione (che ha come obiettivo la crescita globale dei lavoratori secondo la concezione cristiana dell’uomo e della storia); l’azione sociale (che tende alla trasformazione dell’attuale società secondo criteri di giustizia); l’organizzazione dei servizi (per offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini e delle loro famiglie).
Infine, grazie al pontificato di Papa Francesco è emerso con forza, anche dentro le Acli, il paradigma della “ecologia integrale” capace di tenere insieme i fenomeni della crisi ambientali con le problematiche della giustizia ed equità sociale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio complessivo per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura, “sapendo ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.
Occorre farci guidare da alcuni princìpi fondamentali che ci dicono che “tutto è in relazione” e non è più il tempo di competere ma di cooperare: la dignità della persona, il bene comune, la sostenibilità e salvaguardia del creato, la destinazione universale dei beni, la partecipazione, la condivisione, la solidarietà, l’equità, la bellezza, la spiritualità. Princìpi che esprimono, in modi diversi, le virtù della speranza e dell’amore.
Per tradurre in esperienza concreta questi orientamenti le Acli pavesi individuano quale punto fondamentale di aggregazione e azione i Circoli che sono diffusi sul nostro territorio provinciale. È attraverso i Circoli che abbiamo la possibilità di dare vita, in modo coerente e generoso, alle iniziative e ai servizi che guidano il nostro operare, sviluppando insieme quella intelligenza e responsabilità collettiva che sappia costruire davvero il bene comune.
Perché “sognare da soli è solo un sogno, sognare insieme agli altri è l’inizio della realtà”.
Auspichiamo che anche tu voglia condividere questa nostra lunga storia che vogliamo far proseguire e crescere insieme a nuove amiche e amici.
Se intendi partecipare, il mondo più semplice e diretto per farlo è quello di iscriverti.
Puoi iscriverti contattando i Circoli presenti a livello territoriale oppure contattando la Sede Provinciale (0382 29638 – pavia@acli.it) oppure rivolgendoti agli operatori dei Servizi Acli con cui sei in contatto.